Riscaldamento domestico: come ottenerlo risparmiando

Riscaldamento

Riuscire a riscaldare in modo confortevole la propria casa è un problema, soprattutto in quelle zone in cui gli inverni sono rigidi e lunghi. Negli ultimi anni fortunatamente sono stati fatti diversi passi avanti per quanto riguarda la tecnologia sfruttata negli impianti di riscaldamento. In particolare un po’ in tutta Europa si sta passando da sistemi che funzionano prevalentemente con combustibili fossili, a sistemi che utilizzano fonti rinnovabili, più in linea con la necessità di preservare l’ambiente che ci circonda.

Il metodo classico: la caldaia a gas
Il metodo di riscaldamento più classico e tradizionale consiste nell’utilizzare una caldaia a gas. Il gas sprigiona una fiamma, che scalda una serpentina, all’interno della quale passa dell’acqua. Quest’acqua viene poi usata per scaldare la casa, o anche per cedere calore all’impianto idrico sanitario, quindi per produrre acqua calda per la doccia e mille altri usi domestici. Anche in questo ambito ci sono interessanti novità, tra le quali quella più diffusa è la caldaia a condensazione. Invece di utilizzare esclusivamente il calore sprigionato dalla fiamma, da un bruciatore, si cerca di rendere più efficiente il sistema condensando i fumi di scarico, in modo da prelevare anche da essi tutto il calore residuo, limitando così gli sprechi nell’ambiente.

Quanto inquina una caldaia a condensazione
Il combustibile di queste caldaie è il metano, lo stesso che usiamo anche per cucinare i cibi. L’inquinamento ambientale è dato essenzialmente da anidride carbonica, che viene prodotta proprio dalla combustione. L’impatto ambientale dato dall’uso di questo tipo di combustibile è correlato anche al suo prelievo dal sottosuolo, si tratta infatti di un combustibile fossile, non rinnovabile; questo significa che nella crosta terrestre è imprigionata una quantità di metano che non viene aumentata in modo importante nel corso del tempo, piuttosto diminuisce a causa del prelievo. Nei prossimi anni il trend è quello di limitare l’uso di combustibili di questo genere, per poter avere a disposizione energia da fonti rinnovabili.

L’energia da fonti rinnovabili per riscaldare casa: le pompe di calore
Le fonti rinnovabili di energia sono ormai ben note a tutti, stiamo parlando dell’energia eolica, di quella prodotta con gli impianti fotovoltaici, delle centrali idroelettriche. Questi metodi permettono di produrre energia elettrica a basso costo e completamente pulita. Utilizzare questa energia per riscaldare casa non produce anidride carbonica, e neppure altre tipologie di inquinanti. Per sfruttare al meglio l’energia elettrica per il riscaldamento della casa possiamo utilizzare le pompe di calore, come ci suggeriscono sul sito Webcasa24.ch.

Cos’è una pompa di calore
Una pompa di calore è in buona sostanza un climatizzatore, che invece di prelevare l’aria calda presente in casa per spostarla verso l’esterno e introdurre aria più fresca, svolgono il compito esattamente contrario. In pratica prelevano l’aria fredda presente in casa ed immettono aria più calda. Una termopompa è molto più efficiente rispetto a qualsiasi altro metodo per il riscaldamento domestico, soprattutto se la si utilizza in modo continuativo, quindi mantenendo in casa una temperatura costantemente piacevole. Inoltre ci consente anche di rinfrescare gli ambienti in estate, con il massimo confort per chi vive in casa.

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