Quali sono i sintomi dell’epatite C

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epatiteI sintomi dell’epatite C possono variare da persona a persona sia in termini di varietà che in termini di gravità, tanto che alcune persone possono anche non accorgersi di avere contratto il virus.

La gravità dei sintomi dell’epatite C

A conferma di quanto abbiamo già ricordato nelle scorse righe, condividiamo come i sintomi possano essere i seguenti:

  • nessun sintomo: molte persone con epatite C non manifestano alcun sintomo, soprattutto nelle fasi iniziali dell’infezione. È questo il motivo per cui l’epatite C è spesso chiamata “la malattia silenziosa”;
  • sintomi lievi: se si verificano sintomi, possono includere stanchezza, affaticamento, perdita di appetito, nausea, vomito e dolore addominale. In questo caso i sintomi possono essere scambiati per altre condizioni, quindi è importante sottoporsi a un test per l’epatite C se si pensa di essere a rischio;
  • sintomi gravi: nelle fasi avanzate, l’epatite C può causare danni al fegato, tra cui cirrosi e cancro al fegato. Tali sintomi possono includere ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi), urine scure, feci di colore chiaro, gonfiore addominale e confusione;
  • ittero, ingiallimento della pelle e degli occhi: se si verificano uno qualsiasi di questi sintomi, è importante consultare un medico per sottoporsi a un test per l’epatite C. Il trattamento precoce può curare l’infezione e prevenire danni al fegato.

I fattori di rischio per l’epatite C

Alcune persone possono essere più esposte delle altre alla contrazione dell’epatite C. vediamo insieme alcuni dei principali fattori di rischio:

  • esposizione al sangue infetto: può verificarsi attraverso la condivisione di aghi per iniettare droghe, incidenti con aghi pungenti o esposizione sessuale con una persona infetta;
  • essere nati da una madre con epatite C: tutte le donne incinte dovrebbero essere sottoposte a test per l’epatite C, in modo che i neonati possano essere trattati immediatamente se nascono infetti;
  • avere avuto un trapianto d’organo prima del 1992: prima del 1992, gli organi non venivano sottoposti a test per l’epatite C, quindi esisteva il rischio di trasmettere l’infezione attraverso il trapianto;
  • essere un operatore sanitario: gli operatori sanitari che sono esposti al sangue o ad altri fluidi corporei sono a maggior rischio di epatite C.

In ogni caso, se si ritiene ritieni di essere a rischio di epatite C, dovresti parlare con il tuo medico per sottoporti a un test. Il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue. Se si risulta positivi, verrà indirizzato a uno specialista per le cure e il trattamento.

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