Le sanzioni in caso di abusi per chiusura verande senza permessi

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Chi ha in mente di realizzare una veranda chiusa, perfettamente isolata e abitabile, ma senza permessi si sbaglia di grosso: le sanzioni in questo caso sono molto severe e i controlli frequenti.

Per chiudere un balcone o un terrazzo che poi diventa, a tutti gli effetti, una nuova stanza della casa è necessario un permesso a costruire oppure, in casi minori, una segnalazione certificata di inizio attività.

Il tutto previa modifica catastale All’agenzia delle Entrate perché sulla nuova volumetria bisognerà naturalmente pagare le tasse.

 

I controlli su strutture chiuse abusivamente

 

I controlli sulla chiusura abusiva di strutture sono molto frequenti.

Chi può farlo? Tutte le forze dell’ordine che si occupano di reati in materia edilizia ovvero:

La Municipale, i carabinieri, la polizia, il Nipaf e i carabinieri forestali.

Il maggior numero di accertamenti, tuttavia, è a carico di Polizia Municipale, Nipaf e carabinieri forestali.

 

Chi non rispetta gli obblighi di legge si rende responsabile del reato di abusi edilizio.

In caso di condanna la struttura dovrà poi essere rimossa a spese del titolare e, in cado di inadempienza, bisognerà pagare una salata sanzione senza considerare il reato penale.

La sanzione, nello specifico, si calcola raddoppiando il valore dell’incremento dell’immobile.

Supponiamo che una casa valga 150mila euro e che con la nuova veranda chiusa acquisti un valore aggiuntivo di 10mila euro, la sanzione da pagare sarà di 20mila euro.

 

Chi invece abbatte la struttura, dovrà comunque pagare un’ammenda per il reato commesso ma anche in questo caso c’è un distinguo.

 

Inosservanza di regolamenti (ammenda di 10.329 € e arresto fino a 2 anni)

Lavori senza permessi (ammenda compresa tra i 15.493 e i 51.645 €)

 

Chi dà il via ai controlli?

 

I controlli possono avvenire sia in maniera autonoma da parte delle forze dell’ordine che, nel controllo del territorio, notano una struttura fino a poco prima inesistente, sia a seguito di un esposto da parte di privati o associazioni ambientaliste.

Inquilini dello stesso edificio, vicini di casa, parenti: l’esposto può avvenire da chiunque e, una volta presentato, per le forze dell’ordine diventa obbligatorio andare a verificare la situazione denunciata.

Altri tipi di controlli possono arrivare per esempio dalla Sovrintendenza ai beni colturali, i proprietari di immobili di pregio o dall’importante valore storico, del resto, non sono liberi di effettuare lavori in totale libertà e, ancor prima di chiedere i permessi, è necessario ottenere un benestare dalla Sovrintendenza.

In caso di grandi condomini, inoltre, è necessario chiedere il benestare degli altri condomini in quanto un balcone verandato o una terrazza chiusa potrebbero deturpare la facciata e non trovare tutti d’accordo.

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