Tumori, un supercomputer li individua in 10 minuti

Buone notizie per l’analisi tempestiva delle malattie. In uno studio pubblicato dalla rivista Neurology Genetics si rende infatti noto che in casa IBM è nato Watson, un supercomputer che è in grado di trovare in 10 minuti una possibile terapia per un tumore celebrale. Ovvero, un elevatissimo numero di volte di tempo in meno rispetto a quanto un team di esperti ha avuto modo di fare, per un complessivo totale di 160 ore: un bel passo in avanti che ha permesso di ridurre costi e tempo dedicato alla diagnosi e all’individuazione della cura, e che apre interessanti margini di sviluppo per il prossimo futuro.

Lo studio, coordinato dal New York Genome Center, ha coinvolto un paziente di 76 anni affetto da glioblastoma, un tumore cerebrale. Nonostante un intervento chirurgico di rimozione e tre settimane di radioterapia, cui ha fatto seguito un ciclo di chemioterapia, l’uomo è morto in meno di un anno dopo la scoperta della malattia.

A quel punto, per poter verificare la possibilità che ci fosse una terapia differente, i ricercatori hanno sequenziato il Dna del tumore con uno dei test abitualmente utilizzati, che analizza solamente una parte del genoma, e poi con un sequenziamento totale del Dna e dell’Rna.

Separamente, i dati sono stati utilizzati da Watson e da un team di ricercatori. Ebbene, non solamente Watson ha impiegato 10 minuti per terminare i calcoli, contro le 160 ore del team di ricerca, bensì Watson è riuscito a giungere alle raccomandazioni finali più utili per la diagnosi. Anche se, in fondo, difficilmente Watson potrà sostituire i medici: il team di ricerca è infatti riuscito ad arrivare a una combinazione di farmaci che è potenzialmente più efficace rispetto a quella raccomandata da Watson.

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