Se state pensando di trovare un nuovo lavoro nel 2024, è probabile che stiate sperando di ottenere una retribuzione più alta, opportunità più interessanti e condizioni di lavoro migliori. Tuttavia, anche se è certamente utile soffermarsi sui lati positivi di un potenziale nuovo lavoro, bisogna pur sempre considerare anche i lati negativi!
In particolare, iniziate subito a pensare a quali aspetti non vi piacciono del vostro attuale lavoro e al motivo per cui lo state lasciando. Può sembrare una visione eccessivamente negativa, ma potrebbe in realtà essere la migliore pratica per assicurarsi di non finire in un posto nuovo con gli stessi vecchi problemi.
Insomma, capita molto spesso che le persone si concentrino su ciò che piace loro e non su ciò che non gli piaceva del vecchio lavoro. Si lascia magari un lavoro a causa di ciò che non si è bravi a fare, o perché l’azienda o il capo ti fanno fare cose che non piacciono.
Insomma, questo invito a essere realisti è fondamentale, soprattutto ora che i dipendenti si dicono sempre più scontenti. La colpa di questo atteggiamento potrebbe essere in parte delle aspettative elevate, poiché in molti settori si è arrivati a forzare i dipendenti a dover amare ogni parte del loro lavoro. In realtà, però, si tratta di un’utopia: sono poche le cose che amiamo al 100%!
È invece una mossa ben più intelligente quella di essere onesti con se stessi su ciò che non piace, in modo da sapere cosa evitare. Si può ad esempio pensare a come risolvere i problemi legati a condizioni non ideali, come la gestione di un capo difficile o la necessità di imparare un’abilità che renda più facile il proprio lavoro. In questo modo, se dovessero presentarsi nel vostro prossimo ruolo, sarete in grado di risolverli meglio.
Infine, è bene ricordare che le persone devono sempre chiedersi se vogliono un lavoro o una carriera, se vogliono fare il meno possibile e guadagnare il più possibile, o vogliono essere messi alla prova e crescere in ciò che vogliono imparare.
Entrambe le scelte sono pienamente legittime, ma occorre chiarirle a se stessi. Il presupposto che tutti vogliano crescere, tutti vogliano imparare e tutti vogliano essere messi alla prova è un presupposto inesatto. Per molte persone, un lavoro non è tanto una vocazione quanto un modo per… pagare le bollette!
Lascia un commento