Carta di credito: quale scegliere

carta di credito

Anche se molti italiani preferiscono non possedere una carta di credito, a  cui preferiscono la tradizionale carta di debito o anche l’uso del contante, il futuro viaggia verso un utilizzo sempre maggiore di questi metodi di pagamento elettronici. I vantaggi di avere una carta di credito sono molteplici e vanno dalla possibilità di affrontare spese anche importanti utilizzando la moneta elettronica, o anche il pagamento posticipato dei conti, nel corso del mese successivo rispetto all’effettivo acquisto di un bene. Per molti questo è un difetto, perché impedisce loro di avere un freno: all’arrivo dell’addebito del conto della carta di credito si trovano subito in rosso, senza ricordarsene il motivo. Stiamo comunque parlando di un problema del tutto aggirabile grazie ad una corretta pianificazione degli acquisti mensili.

Quanto costa usare la carta di credito

Nella stragrande maggioranza dei casi utilizzare la carta di credito per pagare presso la cassa di un negozio non ci costa nulla, come possiamo leggere anche sul sito finanzamia.com. Anzi, nel caso in cui alla cassa ci venga detto che dovremo subire un sovrapprezzo dei beni acquistati perché paghiamo con la carta, potremo denunciare il punto vendita alla società emittente della carta. Le spese ci possono essere però per le spese all’estero, in Paesi in cui la moneta corrente non è l’euro, in quanto ad ogni addebito la nostra spesa sarà saldata cambiando gli euro nella moneta del luogo in cui ci troviamo, con un addebito per il cambio che in genere è del 2% della spesa effettuata. Molte banche richiedono un canone annuo per poter utilizzare la carta di credito, in genere di 10-15 euro; alcune però comprendono questa cifra nel canone annuo del conto corrente, mentre altre non richiedono alcun tipo di canone, tipicamente le banche online. Esistono diverse offerte che permettono di abbassare o azzerare il canone della carta, effettuando particolari spese o altri tipi di operazione, come ad esempio l’addebito dello stipendio sul conto. Se la banca presso cui abbiamo il conto corrente principale ci chiede cifre esorbitanti per gestire la carta di credito, possiamo rivolgerci ad un altro istituto.

Non solo carta di credito

La carta di credito tradizionale permette di saldare subito un conto per poi pagare effettivamente nel corso del mese successivo, in un’unica soluzione. Sono però disponibili anche le carte revolving: la cifra utilizzata nel corso del mese viene restituita tramite rate mensili, prefissate o ottenute suddividendo il saldo in 10 o più rate. Questa operazione comporta il pagamento di interessi, che possono essere anche alti. Certo è che però così si evita di prosciugare periodicamente il conto, pur potendosi permettere diverse spese. In tutte le banche sono disponibili anche le carte di credito ricaricabili; in questo caso si possono spendere solo le cifre che effettivamente vengono “caricate” sulla carta stessa. La comodità è però la medesima rispetto ad una carta tradizionale, la carta ricaricabile quindi permette di pagare il conto ovunque ci sia il simbolo della società emittente. Conviene però ricordare che certi tipi di pagamenti, ad esempio quelli rateizzati o ricorrenti, non possono essere addebitati sulla carta ricaricabile, salvo casi particolari.

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