Zona afotica: caratteristiche e significato

La zona afotica comprende le porzioni più profonde della colonna d’acqua dell’oceano, dove la luce solare visibile non penetra con sufficiente intensità per portare avanti la fotosintesi. La profondità della zona afotica è di solito superiore a 199,9 m: al di sopra di essa si trova la parte superiore della colonna d’acqua, penetrata dalla luce visibile e classificata come zona fotica ricca e diversificata.

La profondità di compensazione, dove la fotosintesi e la respirazione sono bilanciate, costituisce un confine approssimativo tra la zona fotica e quella afotica. La zona afotica più profonda è quasi completamente al buio perché la dispersione e l’assorbimento hanno attenuato completamente la radiazione solare in entrata.

La dispersione della luce è ciò che fa apparire l’oceano blu: le molecole d’acqua sono più piccole delle molecole di azoto dell’atmosfera e quindi diffondono le radiazioni a frequenze più elevate rispetto a quelle diffuse dall’aria. Quando la luce solare penetra nell’acqua, i colori a lunghezza d’onda maggiore, dal rosso all’arancione, vengono assorbiti per primi, i verdi e i gialli per ultimi, mentre i colori a lunghezza d’onda minore, dal blu al viola, vengono assorbiti per ultimi.

L’assorbimento delle onde lunghe o della radiazione infrarossa determina un rapido riscaldamento degli strati superiori della colonna d’acqua da parte della luce incidente. Johann Heinrich Lambert (1728-77) fu uno dei primi scienziati a studiare il passaggio della luce attraverso vari mezzi; pubblicò un libro sull’argomento nel 1758 in cui scoprì che l’attenuazione della luce con la profondità aumenta esponenzialmente in una relazione matematica oggi nota come Legge di Lambert.

Oggi le proprietà ottiche dell’acqua, come la torbidità, sono molto importanti per la comprensione delle immagini satellitari, poiché gli oceani contengono diversi materiali che attenuano la luce. La torbidità è la misura qualitativa delle particelle solide sospese nell’acqua: queste particelle rendono l’acqua torbida o addirittura opaca in casi estremi. I colori che si vedono nelle immagini dipendono dai colori riflessi e da quelli assorbiti dall’acqua. Pertanto, la qualità dell’acqua influisce sulla profondità della zona afotica e sulla capacità di visualizzare le immagini dell’oceano con il telerilevamento. Al contrario, le immagini telerilevate vengono utilizzate per dedurre la qualità dell’acqua.

In generale, la biomassa o la massa totale di tutti gli organismi viventi in una determinata area diminuisce con la profondità e la distanza dalla costa. La zona afotica ospita molti tipi diversi di specie bizzarre di animali marini. Molti degli organismi della zona afotica sono detritivori o filtratori.  Come meccanismo di sopravvivenza, molti plancton rimangono nella zona afotica durante le ore diurne, per poi risalire a mangiare di notte. I principali predatori sono pesci d’acqua media e profonda come il pesce accetta (Sternoptyx obscura), il pesce pugnale (Anotopterus pharao) e il pesce vipera (Chauliodus macouni). Molti di questi predatori tendono ad avere teste e mascelle grandi e corpi flessibili, il che permette a pesci come l’inghiottitoio nero (Chiasmodon niger) e l’anguilla gulper (Eurypharynx pelecanoides) di mangiare pesci di grandi dimensioni. Alcuni, come il pesce lanterna (Stenobrachius leucopsarus), hanno grandi occhi e organi che producono luce chiamati fotofori.

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