Giornata intensa di novità per il settore bancario. Tralasciando MPS, le cui “sorti” si decideranno entro pochi giorni e, presumibilmente, quando il quadro politico italiano si chiarirà, sono diversi gli spunti di valutazione emersi nelle ultime ore.
Cominciamo dalla fotografia scattata a 131 banche europee (15 italiane) dall’European banking authority (Eba) con l’annuale rapporto sui rischi e le vulnerabilità del sistema: il dossier ha mostrato che l’NPL ratio medio europeo (l’incidenza dei crediti deteriorati) del giugno scorso è pari al 5,4 per cento contro il 5,7 per cento di fine 2015; in Italia il dato è positivamente sceso dal 16,8 per cento al 16,4 per cento. Sempre a fine giugno il CET1 FL delle banche italiane esaminate era 11,47 per cento, quello medio europeo 13,15 per cento.
Novità in vista anche per le Banche popolari, con il Consiglio di Stato che ha accolto parzialmente il ricorso di alcuni soci e di alcune associazioni dei consumatori contro il regolamento della Banca d’Italia che disciplina la riforma delle banche popolari sulla trasformazione in SpA. In particolare, secondo l’ordinanza, viene sospesa l’efficacia della parte del regolamento che consente alle banche di limitare o di escludere il rimborso con fondi propri ai soci che hanno esercitato il diritto di recesso.
Ulteriormente, sembra finalmente sbloccarsi la vendita di Pioneer da parte di Unicredit, sebbene sia troppo presto per poter giungere a definitive valutazioni. Secondo fonti di stampa (l’agenzia di stampa Reuters) la Banca avrebbe infatti avviato negoziati in esclusiva con Amundi per una possibile vendita di Pioneer. Vedremo se, nei prossimi giorni, si giungerà a formalizzazione.
Lascia un commento