Ogni quanto devi cambiare padelle? Ecco un chiarimento

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L’argomento delle padelle e del loro invecchiamento interessa sempre più un gran numero di persone perché, come sappiamo, l’attrezzatura da cucina riveste un ruolo molto importante nelle nostre giornate. L’alimentazione è importante e, come immaginerai, non basta solamente acquistare cibi genuini per assicurarsi una dieta sana. È importante prestare attenzione anche a cosa utilizziamo per cucinare, soprattutto padelle e pentole. Se queste sono vecchie o di cattiva qualità un utilizzo intensivo provocherà un deterioramento e, quindi, un peggioramento della qualità del cibo cucinato.

Perché rinnovare le padelle in cucina?

Quando le padelle iniziano a deteriorarsi è il caso di non aspettare troppo e provvedere subito ad acquistarne di nuove, magari valutando il sito padelleincucina.com considerato da molti come affidabilissimo per quanto riguarda i consigli su accessori relativi a casa e cucina. Questo perché i rivestimenti si graffiano e si deteriorano e comportano un maggior utilizzo di grassi per cuocere oltre alla possibilità che determinati residui finiscano direttamente nel nostro intestino. Per esempio le padelle antiaderenti sono realizzate in teflon che, di per sé non è pericoloso ed è ideato proprio per resistere alle alte temperature. Quando inizia a graffiarsi piccole particelle di teflon finiscono nel cibo e la cottura non avviene più in maniera omogenea. Per questo ci troviamo costretti ad impiegare maggiori quantità di olio per evitare bruciature e la qualità della cottura diminuisce drasticamente.

Come prendersi cura delle padelle in cucina?

Il deterioramento di padelle e pentole avviene anche e soprattutto per come le laviamo e utilizziamo. Sappiamo già che sarebbe preferibile utilizzare utensili in legno per amalgamare gli ingredienti ed evitare graffi. Inoltre sarebbe opportuno procedere ad un lavaggio delicato usando acqua e sapone ma senza utilizzare mai spugnette abrasive o retine in acciaio. Le migliori sono quelle in acciaio inox, rame o alluminio che sono proprio padelle professionali di elevata qualità. Normalmente sono più costose delle antiaderenti e vanno lavate con grade cura. Il miglior trattamento per queste padelle è a base di acqua calda e aceto, un mix in grado di sciogliere qualsiasi residuo senza alterare le proprietà dei materiali di cui sono rivestite. Anche per queste padelle conviene non utilizzare mai spugne abrasive e trattare le superfici con delicatezza.

Come lavare e riporre le padelle?

Una volta lavate le pentole andrebbero sempre asciugate anche se vi è chi in cucina è solito stendere un filo d’olio per evitare la comparsa della ruggine. Ovviamente queste sono pratiche da cucina di ristorante perché in casa avere le padelle unte nei ripiani non è proprio la miglior pratica di pulito e igiene. In ogni caso è importante sapere anche che riporre le padelle l’una sull’altra può contribuire a graffiarne le superfici. Il modo giusto per riporle sarebbe in orizzontale, una affianco all’altra. Infine quando queste sono arrivate a fine vita si dovrebbe provvedere a separare i manici dalla base e a richiedere al proprio Comune di residenza quali sono le modalità di smaltimento presso isole ecologiche o raccolta porta a porta

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