Enel conferma il focus sull’Italia

Nel suo piano industriale 2018-20 Enel ha scelto di confermare i propri investimenti in Italia, ambendo a impiegare qui, nella penisola iberica e nel Nord e Centro America ben l’80% del suo budget, e tagliando nel contempo i propri investimenti in Sud America.

Peraltro, gran parte dei 17 miliardi di euro che prevede di spendere nei prossimi due anni nei mercati in cui già opera dovrebbe essere prevalentemente destinata alle reti e all’energia rinnovabile, installando i contatori di ultima generazione (smart meters) nelle case per sfruttare il cosiddetto “Internet of Things”, in cui gli elettrodomestici sono online e possono comunicare tra di loro.

Al pari di altre utility in Europa, Enel sta ridisegnando il proprio business per poter fronteggiare la contrazione dei margini nell’attività tradizionale di generazione e sta cercando di offrire nuovi servizi per incontrare meglio la domanda dei clienti e catturarne di nuovi.

Tra i filoni più attesi vi sono gli investimenti tecnologia digitale e nei sistemi di stoccaggio, che secondo le previsioni dovrebbero garantire dei ritorni più interessanti e quindi alimentare utili e dividendi. Non è un caso che la compagnia energetica italiana ha stimato di pagare nell’arco del piano un dividendo per azione minimo di 0,28 euro rispetto a 0,21 euro dello scorso anno, con un incremento che è pertanto pari al 33 per cento rispetto gli obiettivi minimi relativi al 2017, come sanciti lo scorso anno.

Enel prevede infine di vendere nei tre anni fino al 2020 asset per 3,2 miliardi di euro, concentrandosi soprattutto nella generazione da fonte termoelettrica. La solida strategia di crescita e l’interessante dividend yield, hanno permesso alla maggioranza degli analisti di stimare una visione piuttosto positiva sul titolo.

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