I rave party hanno avuto origine nel Regno Unito alla fine degli anni ’80, in particolare nella scena “acid house”.
In particolare, i primi rave si svolgevano in luoghi clandestini, come i magazzini, gli hangar abbandonati e i capannoni. Spesso venivano tenuti segreti fino all’ultimo per evitare problemi con le autorità, considerato che non si trattava di eventi autorizzati.
La colonna sonora dei rave era composta da musica acid house, un genere di musica elettronica caratterizzato da suoni acidi e sintetizzatori. Non sono però mancati, fin dalle origini, dei rave party con musica di diverso tipo.
In ogni caso, i rave erano più di semplici feste; erano un movimento culturale giovanile che celebrava la libertà, l’unità e la pace. I partecipanti spesso indossavano abiti colorati e luminosi e si ballavano tutta la notte.
Perchè sono nati i rave?
Sono diversi gli elementi che hanno contribuito alla nascita dei rave party, a cominciare dalla diffusione della musica house: la diffusione della musica house, nata a Chicago negli anni ’80, ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita dei rave. La house, con i suoi ritmi elettronici e coinvolgenti, si prestava perfettamente a questo tipo di feste.
Tra gli altri elementi che hanno contribuito alla nascita dei rave ci sono anche le radio pirata britanniche, che trasmettevano musica house e promuovevano i rave party clandestini, così come la reazione contro la cultura dominante: i rave si possono anche interpretare come una reazione alla cultura dominante dell’epoca. I giovani cercavano spazi alternativi per esprimere la propria creatività e divertirsi liberamente.
Dove si tengono i rave?
Partendo dal Regno Unito, i rave si sono diffusi rapidamente in altri paesi come gli Stati Uniti e l’Europa continentale, diventando un fenomeno globale della musica elettronica e della cultura giovanile. La loro organizzazione oggi è un pò meno clandestina di un tempo, ma è frequente l’abitudine di tenerli segreti fino all’ultimo momento.
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