Dati PMI europei confermano gli andamenti di crescita

Negli ultimi giorni sono stati pubblicati alcuni interessanti aggiornamenti statistici per quanto concerne l’area euro. In particolar modo, sono usciti gli ultimi elementi statistici per quanto concerne la seconda lettura del PMI composito, che conferma una crescita a quota 56,0 punti nel corso del mese di febbraio contro il dato di 54,4 punti del precedente mese di gennaio.

Nel dettaglio territoriale, rileviamo come il dato composito tedesco sia stato anch’esso confermato a 56,1 punti da 54,8 punti mentre quello francese è stato rivisto al ribasso a 55,9 punti da 56,2 punti, in aumento da 54,1 punti di gennaio. L’indice per i servizi relativo all’eurozona è stato rivisto al ribasso di un decimo di punto a 55,5 punti da 55,6 punti, con il dato tedesco che viene invece confermato a 54,4 punti e quello francese rivisto a 56,4 punti da 56,7 punti.

Si noti come la prima lettura dell’indice servizi italiano abbia mostrato un aumento a 54,1 punti da 52,4 punti, per un livello massimo da dicembre 2015 a questa parte. Ancora, si rileva come l’indagine di febbraio abbia visto un miglioramento dell’indice composito in tutte le principali economie (cioè in Germania, in Francia, in Italia e in Spagna), con la media trimestrale relativa all’eurozona che ora si trova a 55,2 punti contro i 53,9 punti di fine 2016 spinta dall’accelerazione del manifatturiero e dei servizi.

Stando a quanto affermano i principali analisti in seguito alla lettura dei dati di cui sopra, e delle tendenze che precedentemente erano state formulate, l’attuale livello dei PMI è compatibile con un PIL in accelerazione a 0,5 per cento su trimestre nel quarto in corso.

Vedremo ora se i dati dei prossimi mesi supporteranno ancora questa convinzione, che mostra sensibili rischi al ribasso.

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