L’elevata mortalità causata dal virus Covid-19 ha portato con sé anche problematiche correlate all’ultimo saluto ai cari defunti. In molti casi abbiamo potuto assistere a scene che difficilmente potremo dimenticare, tra cui la ben nota marcia dei camion militari che hanno scortato le salme dei tanti defunti bergamaschi in luoghi idonei ad accoglierle. Anche nel nostro Paese la cremazione è un ben nota e utilizzata, in quanto permette non solo di ridurre lo spazio utilizzato per l’eventuale tumulazione, ma anche di adottare metodi diversi da quello tradizionale per ricordare il proprio caro.
Come avviene la cremazione
Ormai in quasi tutte le città italiane è presente un forno crematorio, cui si accede approfittando dei servizi di un’agenzia di pompe funebri, come del resto avviene per altre tipologie di commiato. È quindi possibile la cremazione a Roma come a Milano o in altre grandi città della penisola. Il defunto può aver espresso, prima del decesso, la volontà di essere cremato; in caso contrario i congiunti più vicini possono esprimere questo tipo di volontà. La cremazione avviene in genere in concomitanza con il rito funebre; esistono anche sale del commiato in cui è possibile effettuare il rito, per poi procedere direttamente con la cremazione. Le tempistiche dipendono da una serie di fattori; in particolari periodi può capitare che si debba attendere un preciso orario per la cremazione; spesso essa avviene al termine del rito, senza alcuna attesa. La bara viene immessa interamente in appositi forni, che consentono di incenerirla completamente, insieme al suo contenuto.
Come gestire le ceneri
Sono molti coloro che richiedono la tumulazione dell’urna del caro estinto. Si tratta della soluzione più semplice, che consente in seguito di ricordare il defunto attraverso una tradizionale lapide funeraria. Alcuni cimiteri hanno predisposto spazi appositi per le urne cinerarie; in altri invece tali urne sono tumulate nel tradizionali loculi o nelle tombe interrate. La scelta dipende dalle indicazioni dell’amministrazione locale, ma anche dalle volontà del defunto o ancora dei suoi congiunti diretti. Di fatto sempre più spesso si tende a predisporre loculi di ridotte dimensioni, che consentono di limitare lo spazio sfruttato per la tumulazione di ogni singola urna.
Quanto costa la cremazione
In linea generale i costi per la cremazione sono fissi, modificati solo nel corso degli anni. Del resto questo tipo di servizio presenta una prassi identica per qualsiasi defunto, senza distinzioni. I regolamenti, anche sotto questo punto di vista, dipendono però dalle singole amministrazioni locali. In alcuni comuni italiani è l’amministrazione che si fa carico di parte del costo della cremazione, per favorire il ricorso a questo genere di pratica.
Evitare la tumulazione
Ove un soggetto abbia indicato il desiderio che le sue ceneri siano disperse nel vento, o conservate nell’abitazione di famiglia, è possibile anche in Italia utilizzare queste modalità in alternativa alla tumulazione. L’urna che non viene tumulata e che sarà conservata in un’abitazione deve essere sigillata e deve, per legge, riportare le generalità del defunto. È possibile anche disperdere le ceneri al vento, se risulta da una volontà testamentaria del defunto, dopo l’approvazione dell’ufficiale di stato civile; esistono apposite aree presso i cimiteri di molti Comuni italiani. In alternativa è possibile chiedere al Comune il permesso di disperdere le ceneri in altro luogo, a discrezione dei famigliari come mare, boschi o laghi in assenza di persone e manufatti.
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