Durante il colloquio di lavoro sono “centinaia” gli aspetti che potrebbero influenzare in maniera più o meno prioritaria sul buon esito dello stesso.
Il nostro suggerimento è, in ogni caso, quello di non sottovalutare il primo impatto. Anche in ambito professionale, la prima cosa da fare nel momento in cui si incontra una persona che non si conosce, è quella di presentarsi in maniera efficace, stringendo la mano in modo deciso ma non troppo rude, guardandola negli occhi e pronunciando in maniera chiara il proprio nome. Si tratta gesti semplici, che però denotano in te sicurezza e interesse a conoscere chi hai davanti.
Il secondo consiglio è quello relativo all’atteggiamento giusto da adottare. A nostro giudizio è molto importante cercare di rimanere sereni durante tutto l’incontro, dimostrandosi interessati a quanto si sta dicendo. Guarda pertanto l’altra persona negli occhi e fai dei cenni di assenso con il capo per segnalare che stai seguendo attentamente quanto viene detto. La tua postura dovrebbe essere ordinata, senza braccia conserte o schiene ricurve.
Infine, fai attenzione a come e cosa dici. In tal senso, una piccola preparazione ti sarà d’aiuto, visto e considerato che ti eviterà imbarazzi. Riassumi i principali punti del tuo Curriculum Vitae e cerca di mettere in luce i tuoi punti di forza, lasciando spazio a domande o approfondimenti da parte del tuo interlocutore (che avrai probabilmente avuto l’accortezza di prevedere). Evita infine di parlare troppo velocemente, perché potresti risultare difficile da capire, o troppo lentamente, perché potresti annoiare.
Piccolo suggerimento: in fase di apertura del colloquio non domandare mai quale sarà il compenso della collaborazione. Lascia questo aspetto alla chiusura del colloquio, insieme alla tipologia di contratto, alla durata, agli orari e agli altri aspetti “concreti”: in questo modo potrai ottenere ciò che ritieni sia il caso di conoscere, senza tuttavia lasciare intendere che per te si tratta di elementi prioritari.
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