Europa, il 2017 sarà migliore del 2016

Anche se è prematuro potersi esprimere in tal senso, tutto lascia presagire che il 2017 possa essere un anno migliore del 2016, almeno sotto il profilo della crescita economica. Negli ultimi giorni, infatti, i sondaggi che sono stati commissionati dalla Commissione Europea hanno avuto il merito di confermare il messaggio positivo già anticipato dalle analisi PMI e degli indici di fiducia nazionali, i quali hanno alimentato le prospettive di una crescita economica robusta in avvio al 2017.

Entrando maggiormente nel dettaglio degli spunti sopra formulati, ricordiamo come il dato per la fiducia economica sia salito in misura marginale da 107,9 punti a 108,0 punti nel corso del mese di febbraio, fermandosi così solo poco al di sotto dei 108,1 punti che sono stati previsti dal consenso, ed evidenziando in questo modo il sesto aumento mensile consecutivo.

Peraltro, proseguono ulteriormente i dati che ora sono oggetto di esame, delle due componenti dell’indagine la parte relativa ai consumatori ha confermato sempre nel mese di febbraio una correzione da -4,8 punti a -6,2 punti come già indicato dalla stima preliminare e si mantiene così al di sopra della media di lungo periodo. È invece positiva, ed è altresì migliore delle attese formulate dai principali analisti finanziari, l’evoluzione dell’indice relativo alle imprese, il cui elemento numerico e statistico aumenta da 0,76 punti a 0,82 punti, superando nettamente le attese degli analisti, pari a 0,79 punti.

Naturalmente, quanto sopra non è sufficiente per poter affermare che effettivamente il 2017 riuscirà a concludersi con i migliori auspici. È tuttavia sicuramente un inizio incoraggiante, ed è pertanto bene assumere con la giusta positività (e un po’ di velato ottimismo) la serie di statistiche ora accennate, in attesa di verificare se i primi mesi del nuovo anno avranno o meno condotto in porto la crescita auspicata.

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