Il trust è un istituto giuridico del tutto estraneo alla legislazione italiana, che infatti sta cercando di dotarsi di una serie di leggi in merito. Questo tipo di patto è invece molto sfruttato nei paesi in cui vige la common law, come ad esempio il Regno Unito. In Italia è possibile istituire un trust da circa 20 anni, ma non essendoci leggi “nostrane” in merito, possiamo decidere di regolamentare il patto tramite le regole di uno dei paesi UE in cui è contemplato. Si tratta di un istituto giuridico molto utile, che viene già sfruttato da molti nostri concittadini.
Come funziona il trust
La modalità di funzionamento di un trust è facile da comprendere; una persona, o una società, detta settlor, o disponente, trasferisce parte dei beni di sua proprietà ad un trustee, che si impegna a gestire tali beni al meglio, cercando di perseguire lo scopo che gli viene indicato dal settlor. Costui può anche nominare dei beneficiari, che potranno godere dei frutti derivati dalla gestione dei beni di cui sopra. Tale tipo di istituto garantisce anche un interessante vantaggio ai fini fiscali, in quanto i beni trasferiti al trustee vengono totalmente scorporati dal patrimonio del settlor. In caso di fallimento, ad esempio, i creditori non potranno toccarli in alcun modo. Questo istituto si può connotare in vari modi, molto diffuso è il trust immobiliare, che comprende solo beni immobili, quali strutture produttive o abitative.
Perché sfruttare il trust
Sono diverse le motivazioni che portano un privato o un’azienda a dare vita ad un trust. Nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti con ampi patrimoni, che preferiscono scorporarne una parte, in modo da poterla gestire in modo migliore, o per uno scopo specifico. Si pensi ad esempio ad un privato cittadino molto facoltoso che intende aprire una fondazione benefica, per lo studio di un campo specifico o per altre motivazioni. Anche una coppia che ha un figlio portatore di handicap può decidere di avviare un trust, con lo scopo di garantire al figlio ampie possibilità in futuro, anche quando loro dovessero morire. A volte i trust vengono avviati anche solo per scorporare parte delle proprietà di una società, in modo da farle gestire ad un trustee di fiducia, che avrà totale libertà sulle questioni pratiche quotidiane. Il rapporto tra settlor e trustee infatti prevede che il primo non possa avere alcuna ingerenza sulle azioni del secondo, a meno che tale opzione non sia contemplata nel regolamento del trust specifico.
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