Anche per il 2018 è possibile usufruire del bonus per il recupero del patrimonio edilizio. Un vantaggio fiscale particolarmente importante, consistente in una detrazione del 50% con un limite di spesa in termini assoluti di 96mila euro e, dunque, una effettiva detrazione di 48mila euro.
Per quanto concerne le spese ammesse a bonus, rientrano quelle legate alle manutenzioni straordinarie, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia su “singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze”, qui comprese anche le manutenzioni ordinarie di parti comuni condominiali di edificio residenziale.
Sono inoltre comprese nelle spese ammesse a beneficio anche quelle legate alla ricostruzione o al ripristino di immobili che sono stati danneggiati da eventi calamitosi, o ancora alla realizzazione di autorimesse o di posti auto pertinenziali. Sono altresì ricomprese le spese sostenute per poter favorire le attività di eliminazione delle barriere architettoniche, e ancora le misure antisismiche e opere per la messa in sicurezza statica, in tutte le zone sismiche.
Si tenga anche conto che al bonus 2018 sul recupero del patrimonio edilizio è ricollegabile anche il bonus mobili ed elettrodomestici, rappresentato da una detrazione del 50%, ma solamente per quegli immobili per i quali è possibile ottenere il bonus ristrutturazioni per interventi iniziati dal 1° gennaio 2016.
Per quanto concerne le spese ammesse a bonus, rientrano quelle legate all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013), con un tetto di spesa di 10mila euro in termini assoluti per singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze (pertanto, con detrazione massima di 5mila euro).
Lascia un commento