Forex, gli operatori attendono news dalle politiche economiche

Ora che l’insediamento ufficiale di Trump è definitivamente alle spalle, così come il suo discorso inaugurale, gli operatori dei mercati finanziari restano in crescente attesa dei dettagli sulle sue politiche economiche. Ne consegue che il cambio euro/dollaro è risalito ai massimi da inizio dicembre, esaurendo l’effetto Trump, e ponendo diverse incertezze sulla sua evoluzione futura di breve termine, per la quale manteniamo tuttavia uno scenario di prevedibile apprezzamento della valuta verde.

Più nel dettaglio, per quanto concerne il cambio EUR/USD, se è vero che da un lato la BCE rassicura circa il suo impegno espansivo nonostante la ripresa dell’inflazione in Europa (e Germania) l’incertezza sulle politiche fiscali di Trump e il suo approccio protezionista, espresso durante il suo insediamento, indeboliscono il dollaro. In questo scenario il cambio euro/dollaro appare in eccessiva ripresa e, come abbiamo già avuto modo di sottolineare nelle righe che precedono, non dovrebbe sorprendere un riposizionamento di maggiore debolezza per la valuta unica europea.

Per quanto concerne la sterlina, a dominare è il tema Brexit: l’atteso discorso di Theresa May su Brexit, della scorsa settimana, non ha penalizzato la sterlina, che al contrario ha recuperato totalmente le perdite delle ultime due sedute. La May ha, infatti, ribadito che l’accordo finale con l’UE sarà sottoposto al voto del Parlamento e non avrà effetti traumatici né per l’economia inglese né tanto meno arrecherà danno a quella europea. La previsione dello scenario centrale è di un recupero della sterlina, di pari passo col miglioramento del ciclo inglese. Per quanto infine riguarda lo yen, la debolezza del dollaro e il clima di incertezza sui cambi spingono al rialzo lo yen intesa come valuta rifugio, vanificando gran parte dell’azione espansiva della BoJ.

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