Avete mai sentito parlare di eos criptovaluta? Sapete che cosa è EOS? E quali sono le caratteristiche che stanno rendendo questo progetto sempre più interessante?
Probabilmente no, a meno che non siate degli appassionati e dei seguaci di ciò che avviene nell’ecosistema criptovalutario. Tuttavia, la popolarità di EOS sta crescendo in maniera molto rapida, e principalmente causa del recente e improvviso aumento del valore del suo token. Dunque, val sicuramente la pena affrontare di petto questo tema, evitando di perdere interessanti opportunità: analizziamo pertanto il potenziale del progetto EOS e il suo probabile futuro!
Cos’è EOS?
EOS è un progetto appartenente alla stessa categoria di Ethereum, ovvero una piattaforma per DAPP e contratti intelligenti, ma in parte differente. In effetti, EOS sembra avere due obiettivi principali che cerca di raggiungere attraverso il suo sviluppo, come la scalabilità e la facilità d’uso.
Il termine “scalabilità” è usato per riferirsi al numero di transazioni che una blockchain è in grado di gestire in un determinato periodo di tempo. Una blockchain in grado di gestire un grosso carico di transazioni al secondo senza alcun problemi è chiamata “scalabile”, e rappresenta una sfida importante per la sopravvivenza del comparto, da affrontare principalmente attraverso due implementazioni: la DPOS e l’interoperabilità tra blockchain.
Il DPOS, Distributed Proof Of Stake, è l’algoritmo di consenso di EOS (Steemit e BitShares utilizzano lo stesso algoritmo, forse anche perché avevano lo stesso direttore tecnico, Dan Larimer). L’algoritmo in questione sacrifica una certa quantità di decentramento, tipico di altri progetti, per poter conseguire un grande vantaggio in termini di scalabilità. Nella peggiore delle ipotesi, infatti, si stima che una singola block EOS nativa possa raggiungere 1000 transazioni al secondo, ma è possibile che già nello stadio iniziale si possano toccare le 3000 transazioni, che dovrebbero poi aumentare man mano che il protocollo sarà aggiornato. Giusto per un confronto, Ethereum di transazioni ne gestisce “solo” 20 al secondo, Bitcoin ancora meno.
Il prezzo di tale rapidità è che solo i produttori di blocchi possono convalidarli, riducendo così sostanzialmente il decentramento. Quella di EOS non sarà dunque, probabilmente, la blockchain più resistente o sicura, ma è sicuramente quella più adatta per l’uso tradizionale su larga scala. A differenza di quanto molti credono, inoltre, EOS non “ucciderà” Ethereum, ma potrà essere utilizzata in alternativa, con le due piattaforme che conserveranno pertanto le proprie nicchie e, in particolare, con Ethereum che continuerà a prosperare laddove l’immutabilità, la sicurezza e il decentramento rivestono elementi di massima importanza.
Qualche numero su EOS
Ricordiamo infine che la pagina EOS su Coinmarketcap indica oggi che, con una capitalizzazione di mercato totale di 10.590.855.420 dollari, questo token è già la quinta criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Di fatto, EOS ha recentemente sorpassato Litecoin (LTC), che limita il suo capitale di mercato a 6.596.457.497 dollari.
Per quanto riguarda il prezzo, EOS è cresciuta di oltre il 1800% in meno di un anno (da luglio 2017), prima di subire un parziale calo.
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