Tempo di dichiarazione dei redditi e, naturalmente, periodo di adempimenti fiscali anche per i contribuenti minimi. Ma come si calcola il loro reddito? E come avviene la tassazione?
Iniziamo con il ricordare che per i contribuenti minimi il reddito è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei ricavi o dei compensi che sono stati percepiti nel periodo d’imposta e l’ammontare delle spese che sono state sostenute nel periodo stesso, relative ovviamente all’esercizio dell’attività stessa.
Ne deriva che i contribuenti minimi possono indicare i componenti positivi nel rigo LM2 (ricavi o compensi, eventuali sopravvenienze attive o plusvalenze) del modello di dichiarazione dei redditi, mentre nel rigo LM5, colonna 5, dovranno invece indicare il totale dei componenti negativi. Si ricorda che, indipendentemente dalle limitazioni previste dal Testo Unico, le spese relative ai beni ad uso promiscuo (autovetture, telefoni) sono deducibili nella misura del 50% dell’importo corrisposto.
Ricordiamo ai fini di una corretta dichiarazione del modello dei redditi che il reddito lordo deve essere indicato nel rigo LM6 del modello, mentre quello netto, che sarà calcolato semplicemente come differenziale tra il reddito lordo e i contributi pagati nell’esercizio (indicati nel rigo LM7) deve essere indicato nel rigo LM8. Nel caso in cui il contribuente minimo sia precedentemente andato incontro a eventuali perdite pregresse, le stesse saranno deducibili dal reddito netto e potranno essere indicate nel rigo LM9 dello stesso modello di dichiarazione dei redditi.
A questo punto, rimane da capire che sul reddito imponibile così determinato (e che è stato indicato nel rigo LM10) verrà applicata l’imposta sostitutiva del 5% il cui ammontare va indicato nel conseguente rigo LM11.
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