Nuovi aggiornamenti, e alcune utili novità, per il mondo delle auto e per gli automobilisti. Se infatti non vi saranno cambiamenti e battute d’arresto, a partire dal 1 luglio 2018 entrerà in vigore il documento unico di circolazione, come avviene per tutti gli automobilisti degli altri Paesi europei.
Il governo, qualche giorno fa, ha infatti dato il via libera – durante un Consiglio dei ministri – al decreto che introduce il documento unico di circolazione per gli autoveicoli, per i motoveicoli e per i rimorchio. La nuova carta di circolazione sostituirà di fatto i due documenti attuali rappresentati dal certificato di proprietà del veicolo, che è di competenza dell’Aci, e dal libretto di circolazione, che viene invece prodotto dalla Motorizzazione civile.
Insomma, con tale novità anche l’Italia si allinea a quanto già in vigore nei principali Paesi europei, che dispongono di un documento unico di circolazione che, nel nostro caso, permetterà anche di ottimizzare i costi di produzione, di archiviazione e di controllo a carico dell’amministrazione, come peraltro si legge nel comunicato ufficiale che è stato diffuso a margine del Consiglio dei ministri.
In aggiunta a quanto sopra, è stato specificato come all’unico documento corrisponderà altresì una tariffa unica, che andrà a sostituire i diritti di motorizzazione e gli emolumenti per l’iscrizione o per la trascrizione di ogni veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Naturalmente, da ora fino al 1 luglio 2018, tutte le carte di circolazione che sono state rilasciate anteriormente all’entrata in vigore del decreto, e quelle che verranno rilasciate successivamente, saranno comunque ritenute valide.
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