Considerato l’oggetto del nostro odierno approfondimento, si potrebbe parlare di un crollo della terra sotto i piedi del gruppo Caterpillar, uno del leader mondiali nella produzione di macchine per il movimento terra, costretto ad annunciare risultati trimestrali non particolarmente esaltanti e a dover rivedere al ribasso nuovamente l’outlook di breve e di medio termine.
Di fatti, il gruppo ha dichiarato di aver accusato nel corso del terzo trimestre un calo del fatturato pari al 16 per cento, che risulta essere stato determinato principalmente dal fatto che le vendite sono risultate inferiori alle attese nella seconda parte dell’anno, per una debolezza che è stimata proseguire anche nel 2017.
In particolare, i ricavi si sono attestati a 9,16 miliardi di dollari, al di sotto dei 9,87 miliardi di dollari stimati dal mercato. In forte riduzione anche l’utile netto, passato a 283 milioni di dollari dai 559 milioni di dollari dell’analogo periodo del precedente esercizio; il dato per azione, al netto delle componenti straordinarie, si è attestato così a 0,85 dollari, al di sopra però dei 0,75 dollari previsti dal mercato.
Nel contempo, Caterpillar ha rivisto nuovamente al ribasso le proprie previsioni per l’intero esercizio 2016, stimando ora un utile per azione rettificato pari a 3,25 dollari, inferiore rispetto ai 3,55 dollari indicati in precedenza e ai 3,5 dollari dell’esercizio 2015. Il fatturato è ora atteso a 39 miliardi di dollari, meno del range di 40-40,5 miliardi di dollari attesi in precedenza.
Non certo una buona notizia, per un declino commerciale che gli stakeholders iniziano a ritenere stia durando da troppo tempo…
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