Buoni fruttiferi postali: cosa sono e quali sono i rischi e i vantaggi

poste autoI buoni fruttiferi postali rappresentano un’occasione per chi ha risparmi e vuole maturare degli interessi su questi senza correre rischi troppo elevati.

Si tratta di un prodotto di Poste Italiane, dal rendimento sicuro a ben guardare, in virtù della garanzia offerta dello Stato.

Il contesto economico-finanziario dei mercati risentendo delle precarietà globali a causa di congiunture poco stabili, delle continue oscillazioni dei prezzi del petrolio non rendono sempre sicuri gli investimenti sui propri risparmi.

Quello che ci interessa capire e scoprire è se i buoni fruttiferi postali 2016 convengono o meno, se e quale rendimento producono, ed in quale misura i nostri risparmi possono correre dei rischi legati ad essi. La domanda riguarda la natura di questi strumenti e gli eventuali svantaggi che potrebbero celare.

Prima di tutto, vediamo cosa sono i buoni fruttiferi postali.

Cosa sono e come funzionano i buoni fruttiferi postali?

Come abbiamo anticipato, si tratta di un prodotto di Poste Italiane, che ha voluto far conoscere i buoni fruttiferi come ulteriore possibilità di investimento per tutti gli utenti che vogliano far fruttare i propri risparmi.

Si tratta di titoli che fanno parte della rete di Poste Italiane, che assicurano al risparmiatore la restituzione del capitale con gli interessi.

Il meccanismo di base dei buoni fruttiferi è semplice. L’utente interessato ad utilizzarli deve versa una somma di denaro che matura periodicamente degli interessi. Non c’è vincolo rispetto a questa forma di investimento, infatti chi detiene i buoni fruttiferi postali può richiedere la restituzione del capitale quando lo desidera. Detto ciò, bisogna tener conto del fatto che gli interessi maturano in un arco di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi dal giorno della sottoscrizione.

Alla domanda che molti risparmiatori si chiedono, se i buoni fruttiferi siano effettivamente sicuri e vantaggiosi, la risposta è che l’investimento in questi prodotti è garantiti dall’intermediazione dello Stato, ed inoltre i buoni fruttiferi non risentono dei mutamenti prodotti dal mercato. Per questo motivo se si chiede indietro la somma versata (rimborso), questa viene restituita pari all’intero capitale versato. Sui buoni fruttiferi non si devono pagare commissioni di gestione, ma solo una quota di iscrizione pari a 50 euro.

Quali sono le tasse e i rendimenti dei buoni fruttiferi postali?

Sui rendimenti annuali dei buoni fruttiferi viene applicata una tassazione pari al 12,5%, molto più vantaggiose rispetto alle percentuali sulle rendite finanziarie.

Sono diverse le tipologie di buoni fruttiferi offerti da Poste italiane, da distinguere in base alla durata dell’investimento e ai loro requisiti. Vi sono buoni fruttiferi di breve periodo caratterizzati da un rendimento basso pari allo 0,15%, che aumenta in relazione alla durata del buono.

Le continue oscillazione che caratterizzano i mercati finanziari mettono a rischio ogni tipo di investimento sui titoli azionari, quindi un prodotto sicuro come quello offerto dal buono fruttifero postale rappresenta una certezza maggiore per gli utenti che hanno la possibilità di investire senza correre grandi rischi. Il rendimento dei buoni fruttiferi rappresenta un’opportunità di risparmio per far fruttare i propri risparmi più che un investimento vero e proprio.

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