Xiaomi annuncia apertura nuove fabbriche

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Proseguono i piani di espansione di Xiaomi, una delle compagnie tech a maggiore tasso di espansione in tutto il mondo, che come ci ricorda questo autorevole sito dedicato a Xiaomi in Italia, ha annunciato di voler aprire tre fabbriche di smartphone in India. Allo stesso tempo, Xiaomi ha dichiarato altresì che collaborerà con una centrale elettrica mobile presente nello stesso subcontinente, al fine di realizzare qui i propri telefoni cellulari.

Con tale mossa Xiaomi conferma la propria importanza valutativa nei confronti del mercato indiano, dove può già vantare la presenza di sei fabbriche di smartphone, come parte del sostegno alla campagna governativa che spinge ad attirare investimenti esteri. Xiaomi collaborerà inoltre con Foxconn per aprire la prima fabbrica di montaggio superficiale per l’assemblaggio di schede PCB, a segnare un altro importante risultato della strategia di localizzazione internazionale del brand.

Gli annunci di cui sopra sono arrivati in occasione del primo summit indetto in India nel mondo degli investimenti di fornitura, al quale hanno partecipato oltre 50 operatori impegnati nella produzione di componenti smartphone. Durante l’incontro, Xiaomi li ha introdotti nell’ecosistema produttivo indiano e ha auspicato di poter collaborare per poter creare impianti di produzione in India. Nel caso in cui tutti i fornitori invitati riuscissero a fare la loro parte all’interno del maxi investimento produttivo di Xiaomi, questo sarà il più grande impiego nella storia della produzione elettronica in India, creando almeno 50.000 posti di lavoro.

Ricordiamo altresì che alla cerimonia di apertura hanno partecipato l’ambasciatore cinese in India, Li Bijian, Amitabh Kant, l’amministratore delegato degli Istituti nazionali dell’India, e Ramesh Abhishek, segretario del Ministero dell’India della promozione, così come l’amministratore delegato di Indian Investment Promotion Agency, Deepak Bagla.

Per quanto attiene la lunga storia di partecipazione di Xiaomi al piano governativo “Made in India”, ricordiamo che la società annunciò nel “lontano” 2015 il desiderio di avviare la produzione nel Paese. Nello stesso anno, iniziò a collaborare con Foxconn e aprì la sua prima fabbrica. Successivamente, Xiaomi ha fondato una seconda fabbrica per la produzione di telefoni cellulari, e quella che è la sua prima centrale elettrica mobile. Ad oggi, oltre il 95% dei telefoni cellulari Xiaomi venduti in India sono prodotti nello stesso Paese di riferimento, con una strategia che la compagnia ha voluto ulteriormente confermare.

Le tre nuove fabbriche di Xiaomi, che stanno ancora collaborando con Foxconn, si trovano nei parchi industriali di Seri e Andhra Pradesh in India, e nel nuovo parco industriale nella città di Sripermbudur nel Tamil Nadu. Il parco occupa una superficie totale di 180 ettari, impiegando oltre 10.000 dipendenti, di cui oltre il 95 percento di sesso femminile.

Gli analisti evidenziano che la nuova fabbrica di assemblaggio di schede PCB fa diventare Xiaomi come una delle aziende “pioniere” nell’apertura della catena di montaggio in India, e che l’assemblaggio della scheda PCB è uno dei componenti più importanti degli smartphone, tanto da rappresentare quasi la metà del costo dell’intero telefono.

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