Il gioco d’azzardo compulsivo

gioco

giocoQuando e come dire basta? Non è semplice e non si può far da soli. L’informazione è uno strumento essenziale per capire come uscire dalla dipendenza dal gioco d’azzardo.

Quando l’impulso al gioco diventa compulsivo le conseguenze sono molto rischiose e possono anche portare alla rovina finanziaria di interi nuclei familiari. All’origine del gioco compulsivo vi è sempre una problematicità di fondo che causa questo squilibrio emotivo e la ricerca di una compensazione. La spirale è molto costrittiva perché non permette a chi è affetto dalla dipendenza di potersene liberare con la forza della volontà. La dipendenza patologica può essere risolta con il sostegno terapeutico che agisce sulle cause originarie che hanno dato vita alla patologia.

 

E’ bene conoscere il nemico contro il quale si vuole vincere la propria battaglia. Nel sito nogambling.it vengono affrontati gli aspetti critici legati al problema del gioco d’azzardo compulsivo ed i trattamenti terapeutici della patologia.

 

Il gioco d’azzardo: un mondo parallelo

Il gioco d’azzardo rappresenta per molte persone un mondo parallelo alternativoa quello regolato dalla razionalità.

Un mondo che permette di uscire dalla quotidianità, di vivere una sfida, di sperare in un cambiamento della propria vita. Chi cade nella rete del gioco d’azzardo sono persone che non hanno un contatto con la realtà normale e sano, e che cercano rifugio in una dimensione parallela dove tenere a bada la noia, la mancanza di senso, la depressione ed il senso di insoddisfazione.

Questi fattori sono spesso parte di un ingranaggio che spinge verso la dipendenza, ne sono il motore primo, e rischiano di trasformarsi nel movente.
La ricerca dell’eccitazione, il protagonismo nell’esibizione delle proprie abilità, la sfida con se stessi ed i propri limiti diventano terreno fertile per il gioco vissuto come uno spazio magico che dona energia, al quale viene attribuito il potere di proteggere dal mondo esterno.

Il gioco ed il suo mondo sono specchi di una immaginazione patologica che crea, attraverso il suo meccanismo, una proiezione salvifica. Una dimensione dove confluiscono elementi diversi ed opposti fra loro: aspettative e frustrazioni, ansia e speranza, senso di onnipotenza e fragilità dovuta alla dipendenza.

 

Il gioco d’azzardo patologico rientra a pieno titolo nel quadro dei disturbi di controllo degli impulsi, come atteggiamento persistente, tale da compromettere le attività personali, familiari e lavorative.

 

Gli elementi riconoscibili il profilo del giocatore patologico sono:

 

1) Eccessiva ricerca del gioco d’azzardo: premura di giocare subito dopo aver perso o nel cercare modi per procurarsi denaro con cui giocare.

2) Bisogno di giocare d’azzardo puntando sempre maggiori somme di denaro per raggiungere i propri obiettivi.

3) Tentativi falliti di controllare o ridurre il gioco d’azzardo.

4) Irritabilità quando non si può giocare.

5) Ricorso al gioco d’azzardo per sfuggire ai problemi o per alleviare sentimenti di impotenza, colpa, ansia o depressione.

6) Dopo una perdita, la ricerca di un altro gioco.

7) Il ricorso alle bugie per ingannare la propria famiglia ed i propri amici nel tentativo di minimizzare la gravità della dipendenza.

8) Azioni illegali come furto, falsificazione, frodeper finanziare il gioco d’azzardo.

9) Se il gioco mette a rischio delle relazioni importanti, il lavoro etc…

10) Se ci si rivolge ad altri per farsi prestare del denaro per risanare una situazione finanziaria danneggiata dal gioco d’azzardo.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*