Derattizzazione: come farla in sicurezza

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Praticamente qualsiasi azienda può trovarsi ad affrontare il problema di un’infestazione da topi o da ratti. Per ciascuno di questi animali ci sono varie razze, ciascuna con le sue abitudini e caratteristiche. La caratteristica comune di tutte queste razze è purtroppo l’elevata prolificità: i topi ed i ratti si moltiplicano ad una velocità incredibile e anzi, in ambienti chiusi, in cui non sono minacciati dai loro predatori naturali, come serpenti, uccelli o gatti, finiscono per diffondersi ancora più facilmente.

Affrontare un problema di infestazione da roditori con i metodi tradizionali, come le trappole, non risolve il problema dell’infestazione, così come diffondere esche avvelenate senza criterio, può farci correre il rischio che queste ultime vengano ingerite dai nostri gatti o cani domestici.

Inoltre, più perdiamo tempo con rimedi inefficaci, più il problema peggiorerà, causando sempre più pericoli per noi e per la nostra salute: topi e ratti sono portatori di malattie di tutti i tipi e possono anche diventare aggressivi verso l’uomo.

Meglio fare per tempo una richiesta derattizzazione ad aziende specializzate in quest’attività. Procederanno all’individuazione del tipo di roditore con cui abbiamo a che fare, alla mappatura dell’azienda per individuare i punti dai quali arrivano i topi o i ratti, e predisporranno un piano d’azione specifico. Il piano d’azione potrà prevedere sia trappole a cattura che distributori di esche avvelenate. Si tratta di distributori che impediscono ai nostri cani o gatti di venire in contatto con le esche avvelenate, e contengono esche ad azione ritardata, di modo che il roditore muoia una volta tornato nella sua tana, piuttosto che alla nostra vista. L’azione ritardata del veleno è importantissima per un altro motivo: topi e ratti sono estremamente intelligenti, e soprattutto diffidenti: fanno provare i cibi “sospetti” ai membri più anziani del branco, e solo se non hanno conseguenze negative, incominciano a fidarsi. E’ assolutamente necessario quindi che il roditore non muoia appena mangiato un certo cibo avvelenato, ma solo in seguito, per fare in modo che anche gli altri membri del branco si “fidino”, e vadano anche loro a mangiare le stesse esche.

L’azienda specializzata provvederà in ogni caso a monitorare l’efficacia delle varie azioni intraprese, a ricaricare i distributori di esche, a compilare un report dettagliato e a mettercelo addirittura a disposizione in tempo reale per via telematica. La lotta ai roditori va affrontata in modo scientifico, con una pianificazione accurata, con il controllo di risultati e con l’adeguamento continuo delle strategia ai risultati ottenuti.

 

 

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